Quante volte…

Quante volte sono venuta a prenderti ma non c’eri più.

Sono così quei momenti, fatti di ricordi che sfumano e si incagliano, si frantumano e poi passano, perché sarà che il tempo scorre, ma qualcosa resta sempre.

Non so se mi sia mai fatta una promessa ma mi sembra solo giusto mettere per iscritto un pensiero, un atteggiamento, un essere.

Quante volte sono venuta a prenderti ma non c’eri più.

Perché è così che diventano i momenti in cui si immagina come sarebbe stato se quel giorno sarebbe andato in un altro modo.

Arrivano questi giorni e irrimediabilmente tutto diventa lento, come se potessi acchiappare un’illusione e scandire gli attimi, la nitidezza è così subdola, pare non sia passato un solo anno e invece è scivolata via una vita, ventuno anni senza passaggi, senza racconti, senza qualcosa da leggere mentalmente magari al tavolo con degli amici.

Sono qui seduta sul divano, il caldo è un frastuono tra testa e stomaco, sulla pelle e lungo il collo e mi sciolgo in qualcosa di fermo, un’immagine, la stessa forse da sempre.

Tu.

E di nuovo provo a venire a prenderti, ma non ci sei più.

Sfumato, perduto, fermo dentro ai gesti di un ragazzino.

Il contatto, il gelo, quella sera, vuoto.

Immaginazione, storia e quella voce.

Non si può dimenticare perché certi avvenimenti sono passaggi.

Un salto verso la vita che sembrava solo una corsa in bicicletta.

Infatti…sembrava.

E si fermata sul ciglio di quella strada.

In silenzio, nell’intimità dei miei pensieri delicati e raccolti da questa sensibilità del mio cuore, vengo a prenderti ancora e resterai dentro di me per sempre.

(01-08-2021: 21 anni dopo)

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2021-07-30T19:11:16+01:00