Primavera

La finestra spalancata, mi distrae un colpo di vento.

Uno sguardo fuori e sento che la primavera sta già arrivando.

I primi germogli, i primi colori vivaci tra i cespugli, le attese lente.

Come le mie, quelle della vita.

Quelle per i miei figli.

I doni indispensabili per me, loro che non ho voluto sapere di che sesso fossero per non rovinarmi la sorpresa. Volevamo goderci l’avventura senza dargli un nome ancor prima di arrivare a destinazione.

Chiudo la finestra, è bastato un rumore là fuori e io mi ritrovo a ricordare, a sentire la frenesia di quegli anni.

Tre gravidanze volute, benedette, doni perfetti, nel tempo così ravvicinate. E si fa nitida l’immagine dei pacchi enormi di biscotti e del viso attonito del venditore che spesso mi chiedeva se andassi poi a rivenderli!

Mi scappa un sorriso.

Ora che il tempo è trascorso e nella calma di questa mattina mi porto a ricordare la mia giovane età, il senso di libertà nello scegliere di creare subito una famiglia e quel pensiero così privato di non poter restare subito incinta per via del ciclo irregolare. 

Credevo ci sarebbe voluto tempo o che addirittura avrei avuto delle difficoltà ma invece la sorpresa fu enorme per il primo figlio. Per gli altri due ci volle un pò per riprendermi! 

Ero sbigottita, disorientata ma solo per il fatto che fossero così vicini tra di loro e ora so che è stato anche un bene. Sono cresciuti assieme, stanno diventando uomini assieme.

Compiono passi in questo mondo strano, di cui ho spesso paura, ma per loro vorrei solo tanta serenità e che intraprendano senza rancori le loro strade, qualsiasi esse siano.

Lo sanno cosa penso, sanno anche quanto il nostro rapporto complice li abbia aiutati, anzi: ci abbia aiutati, perché anche io sono cresciuta con loro, seguendo ogni fase della loro età e tutto ciò che comportava.

Non ci sono mai stati dei litigi forti, episodi irreversibili, c’è stata solo comprensione.

Ascolto.

E ora mi sento serena.

Come questo cielo oggi.

È un abbraccio, lo sento addosso, sulle spalle, come quel calore che mi danno i miei tre ragazzi ogni volta che ci stringiamo.

Il nostro gesto di unione, di rispetto, perché sebbene loro crescano, ne abbiamo sempre bisogno.

Di cercarci, di confidarci, di sostenerci.

(Dall’esperienza di una mamma di tre maschi)

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2022-03-20T10:43:47+01:00