Note di mamma

02/08/2018

Estate e i programmi di viaggi e scoperte.

Salsedine e momenti di estrema pigrizia al sole.

Non quest’anno però. In questi mesi un nuovo progetto che cresce, una nuova vita a cambiare ogni attimo.

E allora estate frettolosa, scivolata tra i pianti e i suoi sorrisi nuovi ai racconti delle giornate, alle scoperte che sanno di manine e solletico.

E dietro l’angolo la paura di poter crollare da un momento all’altro. Il brivido che lungo la schiena fa tremare gli arti e mi fa fermare a riflettere: sono davvero in grado?

Segnali che mi tolgono il respiro.

Il sole che mi scalda mentre scivola verso un autunno che ha già anticipato il passo e un poco di nostalgia mi preme tra le costole.

Segni di abbronzature che sulla mia pelle erano quasi invisibili ma che erano sinonimo di freschezza altrove, di riposo, di ricarica.

Quest’anno segno tra i capelli di stanchezza, di cambiamento, di sosta.

Estate che vola, quella che si inoltra silenziosa tra i ricordi e si mette in coda con i suoi paesaggi sfuocati, con le prime scoperte, con quel visino dolce contornato dalla bandana mimetica, dal suo primo sguardo verso il lago, dal suo essere vita.

Mi fermo e annoto.

Mi dimenticherò di questo tempo.

Di quando faticavo a sorridere, se non imponendomelo davanti allo specchio per vedere di ritrovare una mia espressione che mi piacesse, mentre decidevo che taglio nuovo indossare e che abito mi avrebbe dato vigore.

Mentre scivola il tempo e mi fa scordare sicuramente questo tintinnio nella testa e mi lascerà solo quello che ho e non quello che in modo stupido mi manca.

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2018-11-10T18:26:08+01:00