Noi: unione e forza

L’ultima cliente di questa giornata lunga ma serena.

Le dita tra i capelli a dare tono ad una piega sbarazzina e la soddisfazione negli occhi della donna che ho davanti, nei complimenti che so le arriveranno appena rientrerà a casa.

Un’occasione o la coccola.

Questo è ciò che amo del mio lavoro: dare un tocco alla bellezza delle donne, renderle piacevoli allo sguardo di chi le incontra, ma per prima cosa piacere dinanzi alle loro occhiate davanti ad uno specchio.

Sono pronta a chiudere ed andare anche io verso casa, il mio nido caldo e accogliente. Colorato, intriso di profumi.

Giochi e primi movimenti.

Risate e parole.

Il mio compagno e nostro figlio.

Noi che ci conoscevamo da una vita, diciotto anni di amicizia, di compagnia, di confronti, di altre vite parallele ma che erano sempre prive di qualcosa e quel tassello che mancava era proprio il nostro viverci.

A vicenda, a fianco, senza distanze.

Non più.

Complici.

E cos’è stato quell’incastro che mancava a noi due pezzi di puzzle?

Il nostro piccolo gentleman.

Occhi vispi e capelli ingestibili.

Braccia tornite e piedini a panino.

La gioia dei nostri sogni, di due vite che erano strette da sempre e non avevano ancora unito i loro cammini.

Salto in sella alla mia bicicletta dopo aver tirato la serranda, il fresco della sera mi accarezza il viso, un languorino mi solletica la bocca dello stomaco e la stanchezza scivola via, mentre penso ai baci che darò alle guance paffute del mio bimbo e al suo sorriso nel vedermi dopo tante ore lontani.

Mamma e ancora mi commuovo, io che parlo e nascondo, racconto costantemente di lui ad ogni mia cliente perché la fierezza che porto dentro è un regalo che non voglio scartare in disparte ma voglio che illumini chiunque.

Sono fatta così, da sempre.

Sbarazzina, solare, altruista.

Vorrei già vedere grande il mio ometto ma poi freno e so che il tempo non riporta indietro nulla e così mentre butto le chiavi del negozio dentro lo svuota tasche all’ingresso, sono già lì chinata con le braccia allargate a stringere il mio mondo.

(Dall’esperienza di Sara)

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2019-03-12T08:03:59+02:00