Faccio scorrere l’acqua della vasca, testo la temperatura e comincio a riempirla.
Lo scroscio già mi rilassa, metto dei sali, un pò di profumi.
Entro piano e mi adagio sul fondo.
Qualche minuto solo per me, come se avessi chiuso fuori dal bagno tutto il resto.
Ma poi…
– Mammaaaaa che fai? – Da dietro la porta.
È un attimo e già corre via.
Mi concentro, lascio andare i pensieri, le ansie, anche se per me non è facile, io sempre attenta a loro due, che corrono così velocemente attraverso questo mondo così difficile!
Come una bolla galleggia appena sopra la mia coscia, mi pare di sentire il respiro esatto di quando erano piccoli e li cullavo, anche se ancora succede, quando ci abbracciamo per dormire.
Così caldi e calmi in quegli istanti.
Ricordo il primo test di gravidanza, dopo tre anni dal matrimonio, avevo capito subito di essere incinta. Ero felice, carica, non vedevo l’ora di poterlo stringere a me, le ecografie e la morfologica non facevano altro che accelerare il mio battito che ormai valeva doppio.
Sarà forse per questo che decise di nascere tredici giorni prima?
Rido solo al pensiero.
Gli occhi socchiusi.
La leggerezza di questo momento.
– Mammaaaaa non hai ancora finito? –
Ecco, addio momento di gloria!
Non importa, è bello anche così.
Ora è tempo di esserci.
– Arrivoooo, il tempo di asciugarmi! –
Infilo l’accappatoio, mi specchio e anche se durato poco, questo tempo per me, mi ha già regalato un bel sorriso!
(Dall’esperienza di Tiffany)