Un cuscino dietro la testa.
I piedi abbandonati sul piumone.
Un buon libro poggiato sulle gambe.
La sensazione di pace, calma.
Un pò di relax dopo una giornata di lavoro.
Giusto qualche minuto tutto per me.
Le bimbe sono con mia moglie a fare la spesa, la casa è avvolta dal silenzio, chiudo un attimo gli occhi e non so se mi appisolo o è solo lo stato di benessere che mi riporta a quel giorno in cui scoprimmo di aspettare la nostra prima figlia.
Non eravamo ancora sposati e quel test fu un regalo che ci fece esplodere il cuore di gioia, non ci pensavo, ma si sa che a quarant’anni si accendono delle spie, come se si facesse un pò i conti con la realtà!
“Ehi ragazzo, ora sei maturato un pò, la mettiamo su famiglia?”
Rido tra me , il sollievo che danno certi pensieri carini mi distraggono da ciò che a volte mi rattrista. Il futuro molto incerto, la crudeltà della realtà che ci circonda, mi fanno sentire sfiduciato, ho paura soprattutto per il futuro delle mie bimbe , sono ancora così piccole e forse non sono in grado di proteggerle, ma cerco di non farmi vedere a terra.
A volte sbaglio anche io, pur essendo grande, poi cerco di rimediare ma non mi pare mai abbastanza.
È umano tutto questo, è spesso la stanchezza che mi fa vacillare, ma basta che le guardo intente nelle loro idee quando dopo una loro scoperta davanti a me facciano scoppiare i pugni in gesto di unione.
Mi cade il libro dalle gambe, credo di aver perso il segno, non importa, sono andato a rileggere una storia più bella, la mia, la nostra, con protagoniste quelle due scriccioline che amo da impazzire!!!
(Dall’esperienza di Mark_e_tiello)