L’albero della vita

Abbandono le chiavi della macchina sulla mensola all’entrata, la borsa sul pavimento e non ci penso un attimo a dimenticare il lavoro e riempire di baci le guance dei miei figli.

La ricarica quotidiana.

La sostanza dei giorni, l’energia che ribalta la stanchezza.

Basta guardarli e mi sento meglio.

Loro che crescono a vista d’occhio, scivolano dalle mie mani mostrando i loro bei caratterini decisi ed io resto disarmata, sorpresa dalle sorprese più belle che la vita potesse donarmi.

Il desiderio di diventare madre è sempre stato in me, fin dall’adolescenza ho immaginato una famiglia con dei bambini e questo sogno sono riuscita a realizzarlo non appena ho trovato l’uomo che come me aveva in cuore questo progetto d’amore ed unione. Io che ogni giorno mentre stringo quei corpicini caldi tra le mie braccia, mi chiedo se sono all’altezza di questo compito e progetto, la maternità è una radice che si allunga sotto e l’albero è il figlio. Infatti cerco di non essere una figura opprimente, ma presenza, compagna nelle loro avventure, appoggio per fargli capire che possono farcela da soli.

Proprio come una radice salda, dò loro la linfa per permettergli di crescere come fiori e frutti rigogliosi.

Cerco di dare il buon esempio e di riuscire nell’intento di far sentire l’amore e lo spirito vero di famiglia.

Loro, il mio cocktail di emozioni che spesso mi ubriaca tra gioia e nuove scoperte, mi inebriano con le loro parole e io so di stare bene.

Sebbene le mie paure siano legate al riuscire senza problemi a farli vivere sereni e uniti, basta stare pochi minuti in un angolo ad osservarli e capire che sono sulla giusta strada per quello che desidero: serenità e bellezza nei loro occhi.

Li stringo, non smetto, a volte mentre li ho addosso ricordo l’attesa, quei nove mesi infiniti durante i quali immaginavo, progettavo, sospiravo e cercavo di accantonare l’ansia di qualche possibile intoppo, svanita poi una volta che li ho stretti tra le mie braccia.

Crescono insieme fratello e sorella, complici e non, amici e nemici, spalla e poi fianco, ma sempre uniti.

Sempre amore per me.

Sempre calore per la mia vita ed i miei giorni.

(Dall’esperienza di Aurora)

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2019-02-04T14:19:07+01:00