Coccole della sera

Le ombre che si riversano sul soffitto e creano dei disegni strani.

La luce accesa sul comodino.

Qualche rumore che proviene dalla strada.

Mi lascio così distrarre ancora un attimo.

Il sonno sta per bussare, mi accoccolo, mi gusto la calma della sera, della buonanotte con le mie figlie. 

Il riparo dopo una giornata tra scuola, lavoro, attività, casa.

Attimi che volano, sfuggono, si incastrano.

E ora mentre la stanchezza prende il sopravvento, sento il calore di quel tempo beato della gravidanza, di come lo stupore e la paura di non essere pronta mi destabilizzasse.

Con la prima ero così giovane che sentivo le responsabilità saltarmi addosso da ogni lato, credevo di non farcela, di lasciarmi sfuggire qualcosa. Con la seconda invece, è stato molto più semplice, anzi è stata la mia salvezza da un momento di sconforto totale.

Lei, la mia forza. Entrambe il mio centro.

Così protettiva e gelosa con la seconda, forse perché più piccola e complici con entrambi, sarà anche perché stanno crescendo due piccole donne al mio fianco e mi ritrovo spesso senza fiato davanti alle loro scoperte. 

Lucide, vispe, attente, cosa darei perché realizzino tutti i loro sogni e che nessuna paura si impossessi delle loro menti, dei loro cuori, che vorrei sempre puri e felici.

È questo l’amore di una madre verso le sue figlie. Un amore immenso, fatto di gesti accolti, di abbracci, di risate, di chiacchiere, di confronti.

Spesso mi chiedo se sono all’altezza di questo ruolo, un pensiero lecito, così sottile da sfumare appena loro mi invadono con la loro vitalità.

Forse ancora una volta, semplicemente, sono loro a salvarmi dal mio essere adulta.

(Dall’esperienza di Rossellina)

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2022-03-20T10:56:12+01:00