da_amministratore

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Maria

Il vento leggero che accompagna la passeggiata del mattino. I piedi che toccano piano la passerella del pontile e i pensieri che scorrono sulle ciglia, guardo lontano e sento la voce che mi chiama di un tempo che avrei voluto vivere diversamente. Le mani strette in grembo come ad abbracciarmi e questo abito

Maria 2020-06-17T19:09:10+01:00

Tommaso

“Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses mentre sono in macchina, una mano sul volante e l’altra fuori dal finestrino. Il sole che scotta, l’aria che mi scivola tra i peli del braccio. Sensazione di carezza. Un’occhiata nello specchietto retrovisore, Ray Ban e ombra di barba sul viso. Lascio il casello e

Tommaso 2020-06-17T11:13:11+01:00

Io, Debora

Una maglia grigia troppo grande per questo corpo esile. La schiena che trema e le gambe nude strette al petto. L’attesa che fa male e le labbra da bagnare. Il vento che picchia sui vetri. Quante volte sono stata ragazzina dentro gli occhi degli altri? Non riesco a spiegarmelo. Questa notte così lunga

Io, Debora 2020-05-23T09:23:22+01:00

Emiliano

Parlavo con mia madre questa mattina. E sei saltato fuori tu. Era primavera e noi avevamo iniziato a farci compagnia, tu con quegli occhi verdi ed i capelli neri cortissimi e non ingellati come quelli degli altri. Volevo scappare da te e te lo dicevo anche dentro quei messaggi alle otto del mattino,

Emiliano 2020-05-18T15:34:45+01:00

Ritmo

Silenzio. Cuffie. Microfono ok. Si va in onda. La luce soffusa. La notte. La musica e la voce calma che trasmette. Scelgo i brani, mi rilasso. Incanalo, mi diverto. Il tempo e intanto penso. Gli accordi e la gestione delle parole. Un nuovo brano o solo un'onda passeggera. Ti vedo, là fuori, così,

Ritmo 2020-05-13T16:18:12+01:00

Marco

Chissà se a lui piace questa canzone. Lui che venne a trovarmi e teneva le ginocchia contro il tavolo. Lui che era l’unico che mi vedeva. Come quella sera d’estate in cui seduta fuori dal bar di suo padre sentii le sue mani lungo le spalle, capii dopo che era lui, io che

Marco 2020-05-12T10:08:19+01:00

Io, mamma

Mi guardo le mani, screpolate, dopo che ho piantato i fiori sul balcone. Mentre mescolo la pasta nella pentola con i manici d’acciaio. Mentre penso a quel tempo andato e non posso riprendere più. “Mamma!” E la voce sfuma dietro il muro e io mi giro. Non c’è, è là fuori lontano chilometri

Io, mamma 2020-05-10T10:31:21+01:00

Matilde

Le onde del mare battono contro la battigia. Fa freddo e tengo stretto il cardigan sulle spalle, i piedi nudi e il vestito di lino che sfiora le caviglie. Le lacrime che rigano le guance, le dita fredde rivestite di smalto rosso laccato. L’estate che gratta le ultime ore e io che mi

Matilde 2020-05-09T10:06:34+01:00

Alice

Alice ha le mani bianche di farina e le labbra color fragola. Racconta favole a suo figlio nelle sere sole prima che pure il suo sonno sbadato la prenda e la faccia viaggiare nei sogni. Alice pensa a quell’uomo che da giorni la guarda da dietro il vetro del bar mentre lei passa

Alice 2020-05-08T17:30:19+01:00

Giulia

Il manubrio arrugginito di una bicicletta vecchia. Quella di nonno Pino. Pedalo e stride la catena. Sotto l’ascella tengo il giornale di oggi, corro da papà in officina a portarglielo e poi raggiungo gli amici fuori dall’oratorio. Luglio e l’aria leggera del dopo pioggia di stanotte, l’asfalto che ancora emana l’odore di bagnato.

Giulia 2020-05-07T18:15:16+01:00