Lo specchio e qualche goccia di acqua sul suo riflesso, oltre ai tuoi occhi.
Spettinata di pensieri e quei segni scuri sotto le ciglia.
Raccontami di questa giornata infinita che ancora mentre ti asciughi il viso continua, perché la mente raccoglie le ultime forze già pensando al domani.
La casa già in silenzio e una crema per rendere la pelle fresca sopra alla stanchezza di ore di corsa, di incastri a volte troppo imperfetti.
Fragile.
Guardami.
Guardati.
Le dita fra i capelli e mille domande senza risposta.
Madre.
Tu.
Sei lì mentre acceleri al mattino e ti sembra di non fare abbastanza, quante ore lontana da casa o dentro a tutti quei progetti che poi ti sembra di non aver seguito.
Abbozzi un sorriso, quello che forse durante tutto il giorno neppure c’è stato, ti guardi indietro e ti manca una carezza, un pò di comprensione, un domani che da ragazza progettavi e sai che ormai resterà incastrato in quei cassetti che non aprirai più e chissà là dentro quante lettere scritte e mai consegnate, quanti dettagli poi sprecati.
Guardati e vedi ciò che sei.
Madre.
E i brividi sulla pelle, mancava un tasto e si è aperto un mondo quel giorno e quanta paura può fare ogni volta che ti pare di non essere in grado di vestire quel ruolo, ma si impara strada facendo e mano per mano a tuo figlio.
Perfetto non è nato nessuno e figurati se lo sei tu.
Tutti gli altri attorno che parlano e tu non ascolti, perché solo tu puoi conoscere chi ti appartiene.
Madre è per sempre, anche lontana chilometri o tempo, anche dentro un ricordo o un qualcosa che non può tornare più.
Rivestiti e prima di andare a letto, non avere paura di guardarti davvero, quei segni ai lati degli occhi non sono solo il tempo che scorre, non sono solo pensieri inespressi o lacrime trattenute, sono quei sorrisi che devi smettere di ingabbiare, sono quei respiri che devi prendere per farti coraggio e sono tutti quei minuti che ti mancano per prenderti gli abbracci infiniti di tuo figlio.
Riscattati.
Manca qualcosa e quella sei tu, te lo dimentichi troppo spesso, prima ci sei tu, dentro il corpo di una donna ma che a volte vorrebbe andare a prendersi la ragazza che è dovuta crescere velocemente.
Vestiti e vai a riposare.
Madre è anche la notte, dentro i sogni che non smetterai mai di fare.
Non avere paura, ascolta sempre il tuo cuore.
Così va bene, non stai sbagliando nulla.
Concentrati perché anche quando piangi di nascosto e ti pare che crolli tutto e che non ce la fai, è proprio lì che stai già ricominciando a crederci e a trovare il senso.
E’ ora di andare, di spegnere le luci, di dare un bacio a tuo figlio, di ricomporti.
Di non avere paura.