La cucina contornata da pietre e quella scala a chiocciola incastrata in un angolo.
Il soppalco e il vociare dei bambini, fuori il centro che brulica di persone e la pentola che gorgoglia.
Casa.
Dentro ad un sogno.
Lui poggiato al tavolo che mi guarda, come non ha fatto mai.
Faccio così quando lo voglio tenere un pò più vicino, alzo il volume e mi sembra di essere lontana anni luce o basterebbero solo dei chilometri.
Quale storia ho scelto stavolta?
Alzo le spalle e sorrido buttando gli occhi oltre questo vetro che se potesse ridarmi indietro le parole che ho detto, non avrebbe spazio per dieci libri, dentro i quali le pagine sarebbero bianche come la mia pelle mentre lui la bacia nel buio della stanza.
Il pianoforte di questo pezzo, sembra un intro che mi trascina lentamente e voglio solo tornare.
“…ma non confondere l’amore e l’innamoramento che oramai non è più tempo…
e senza perdere…
il senso dell’orientamento quando fuori tira vento…
per due che come non si sono persi mai…”
La punta delle dita che si toccano, giochiamo sul letto dalle lenzuola stropicciate e cosa basta?
Gli angoli dei suoi occhi di cui mi sono innamorata, la bocca che parla senza dire parole e la piega delle sue gote quando mi guarda diventare bambina e arrabbiarmi per cavolate.
E’ questo l’amore?
Da dove nasce?
O dove si perde?
Ero in un viaggio dentro la sua vita, senza conoscerla davvero mentre lui indossava un cappello di paglia e guardava il mare e non ci credeva.
Ci si cercava e non era vero.
E’ stato il silenzio che abbiamo sentito arrivare che ha tentato di renderci uniti mentre noi lo scansavamo, fino a quel mattino delle sue pedalate e io che cantavo ridendo.
O fino a quando l’ho portato in un mio sogno.
Amo le storie e un giorno mi ritroverò a viverne una dopo averla scritta, chissà.
Guardo la città oltre i vetri e ora mi basta pensare di non essere qui a scrivere ma dentro quella stanza a preparare un piatto di pasta e sapere che è un motivo in più che mi ha ridato la vita.
Sì è così.
Accelero e non vado a sbattere.
Così…che ci farei con te?
Intanto una vita, poi anche quattro chiacchiere e un pò d’amore.
Ti basta?
…Mi basta?
Boh…
Come dice Brunori Sas in “Per due che come noi”: “…e stai tranquilla sarò sempre qui…a
stringerti la mano…ti amo…andiamo…”
(Un omaggio a due innamorati che ho nel cuore)