Natale è ovunque

Natale alle porte.
Bussa frenetico su usci addobbati con ghirlande che per il resto dell’anno sono dimenticate in cantina in sacchetti o scatole che nascondono anche palline e fiocchi, statuine e stelline.
Natale ordinato con cura in pacchetti luccicanti e rossi sotto alberi sempre più appariscenti che sembrano gareggiare più in là, tra gli scatti a raffica postati su ogni social esistente.
Natale per le vie fredde, appeso a fili elettrici, dentro ristoranti e locali che hanno già affisso il menù delle feste.
Però è Natale anche altrove, arriva anche lì il 25 dicembre, anche lì in quella sala grande è stato addobbato un albero.
In ogni sala di ogni piano ce n’è uno.
Sfoglio la mia agenda rossa e indosso un vestito oggi, fatto sì di parole, ma racconta di anni.
Di rughe sulla pelle e mani stanche, poggiate sul grembo come se fossero in continua preghiera e così mi immedesimo e scrivo.
L’infermiera è passata presto, mi ha tirata su dal letto, tolto il pigiama e piano piano mi ha aiutata a vestirmi.
Le mie gambe deboli e coperte di macchie non mi reggono più, quei pochi passi che faccio sono fatica che non so descrivere.
Guardo fuori dalla finestra, un vetro sporco dove le gocce incrostate raccontano chissà quante stagioni, un pò come il mio vivere.
Oggi è Natale, così mi hanno detto, perché da quando sono qui dentro i giorni trascorrono lenti e fatico a ricordare le date. La sala da pranzo addobbata a festa, quell’alberello appoggiato sopra il tavolino e sotto il presepe che mi ricorda il senso della famiglia.
Abbasso lentamente le palpebre a trattenere le lacrime.
La mia famiglia.
I Natali con loro.
Mi alzavo presto e indossavo il maglione nuovo, la pelliccia e andavo a Messa, quella delle 8 del mattino perché poi appena tornavo incominciavo a preparare il pranzo.
I tortelli freschi erano in frigorifero, confezionati con pazienza il giorno prima, la sfoglia tirata sul tavolo e il ripieno dolce che scuro impastavo tra le mie dita.
Ora le guardo, con le ossa deformate, le unghie ingiallite e nude, spoglie di cose da fare e vuote di strette.
È Natale anche qui. In questa casa di riposo dove vivo da mesi ormai, in stanza con una signora che neppure riconosce se stessa, figuriamoci sapere chi sono io.
Là fuori la gente vive e corre, fa auguri e poi per il resto dell’anno si dimentica, anche di chi è qui dentro.
Aspetterò mia figlia che passa ogni giorno, gioirò nel vedere mio nipote apparire sulla porta, il mio unico nipote che ho cresciuto come se fosse un figlio.
Aspetterò anche la fine di questo giorno come quella di tutti gli altri, lunghi e così intrisi di malinconia da essere macigni.
Io che qui dentro non volevo finirci, ma purtroppo la mia salute è peggiorata e a casa ero ingestibile.
Mi sono convinta, ho finto di esserlo.
L’infermiera è venuta a prendermi, gira la sedia a rotelle e percorriamo il corridoio per raggiungere la sala grande, mi mette ad un tavolo e fisso la televisione, tra poco incomincerà la Messa officiata dal Papa.
Ascolto e penso.
Ogni tanto guardo la porta per vedere chi entra e quando capisco che non è qualcuno che viene da me, il cuore sospira e torno a guardare lo schermo.
È Natale anche qui.
In questa sorta di dimenticatoio dai muri rossi là fuori, dove il mondo fatica ad entrare se non per dovere.
Noi madri e padri di famiglie un tempo, quelle che oggi taglieranno pandori e assaggeranno torroni, scarteranno regali insignificanti che verranno poi gettati in un angolo, quelli che sbadiglieranno abbandonati sul divano, quelli che noi pensiamo da qui, ma loro ci penseranno mai davvero?
Mi carezzo i capelli come per scacciare la malinconia, guardo fuori e prego.
Sono stanca ma oggi è Natale anche qui. E questi infermieri sono tanto carini a provare a donarci un sorriso che scacci via per un po’ il macigno di pensieri e mi scappa un sorriso.
Lo fanno per lavoro ma sono come tanti nipoti tutti per noi, una nuova famiglia, grande.
Ora chiudo l’agenda e sorrido anche io.
Natale è ovunque. Andiamolo a trovare!

(Ricordando nonna Giacomina ed i suoi anni nella Casa di Riposo)

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2018-12-22T13:01:21+01:00