Stasera gioca il Milan.
Squadra del cuore, passione senza tempo. Rosso e nero, colori che anche il mio piccolo ragazzo porta con sé e forse per me padre, è una piccola simpatica soddisfazione.
I piedi poggiati sul divano e la completezza di essere papà, la stessa che sento sbocciare di nuovo come se fosse una strada perfettamente sconosciuta, un ignoto che mi spaventa ma allo stesso tempo mi completa sebbene di lei ancora non conosca nulla, se non un profilo grigio dell’ecografia; di lei, mia figlia. Io che diventerò padre per la seconda volta, anche se non pensavo sarebbe successo così velocemente, mi sarebbe piaciuto, ma non era assolutamente in programma, ma si sa che le sorprese sono nutrimento del cuore.
La più bella notizia ricevuta da dieci anni a questa parte!
L’essere responsabile di un piccolo esserino che avrà manine piccole a cui donerò le mie per calore e protezione, padre è un dono particolare perché non si vive l’attesa emotivamente come la mamma, ma dal fuori è come possedere un oggetto di cristallo, maneggiare con cura sia corpo che mente.
Sullo schermo è il momento del “palla al centro” e nello stesso istante scatta uno scambio di sguardi tra me e il mio ragazzo. Lui che vorrei proteggere sempre, io che vorrei essere suo compagno nelle scelte e custode contro tristezze e delusioni. Lui che sarà fratello maggiore e spero guida per il futuro della mia bambina.
Responsabile e rispettoso, compagno divertente e sostegno.
Che sogno ho tra le mani!
Di nuovo padre!
Io che spero un giorno di potere insegnare il mio lavoro a questa piccola creatura, donarle la mia passione per vita e che fiero so che nel mio piccolo qualcosa di buono ho fatto anche io!
(Dall’esperienza di un padre)