Nonni

Mani e rughe.
Terra tra le pieghe.
Sguardi intensi come la vita che avete vissuto.
Le vostre voci intrecciate.
Anni infiniti poi spezzati da un destino imperfetto.
Occhi tristi, ma forza di proseguire.
Preghiere e lavoro duro ancora e costantemente.
Voi uniti anche ad un bivio.
Tra cielo e terra nel rispetto del vostro vincolo.
Nonni.
E tutto si accende.
Oggi nel giorno che avevate scelto.
Abito bianco ed abito nero, giovani ragazzi in una fotografia.
L’unica e che non fu neppure scattata quel giorno.
Il volervi bene, il rispetto.
I vostri occhi e gli anni.
Vi immagino di schiena a camminare, a godervi quella vecchiaia che insieme qui non avete potuto assaporare.
Di nuovo insieme cinque anni fa, finalmente nell’eterno, nel mese che vi ha uniti per sempre nella vostra giovinezza.
Gli amori si chiamano e voi eravate stati lontani per troppo tempo, ma uno di voi due aveva un compito, quello che l’altro gli aveva lasciato da portare a termine.
Un assoluto silenzio e il vostro capirvi in quella stanza.
Dove vi siete divisi e poi riuniti.
Per amarvi e onorarvi per sempre.

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2018-11-10T18:28:46+01:00