Sul ciglio

Avevo paura

Credo sia stata la prima volta in vita mia in cui il coraggio di combattere mi sia venuto meno, ne avevo passate tante; avevo la forza perché sapevo che prima o poi sarebbe finita la tempesta, ma non quella volta. Non sentivo la speranza.
Avevo paura.
Quello che avevo costruito mi stava sfuggendo di mano, quello in cui avevo creduto mi stava corrodendo e anche quando mi specchiavo vedevo una parte di me sconosciuta, ero cambiata per farmi da scudo contro qualcosa che non volevo, non accettavo e quindi non sentivo parte di me.
La certezza stava scivolando via.
C’è sempre un modo per salvarsi, per restare a galla annaspando, un qualcosa che ti fa indossare una maschera di circostanza per non permettere agli altri di vedere cosa porti addosso, anche se con il passare del tempo ho capito che agli “altri” non importa niente di come stai, spesso le domande che pongono sono frasi di circostanza per non apparire indelicati, però sono gli occhi che parlano e dentro di essi il menefreghismo è peggio di un coltello puntato alla gola.
I rumori erano assordanti, non riuscivo a scegliere, portavo dentro tutto come un cofanetto prezioso e invece era solo una bomba che presto sarebbe scoppiata.
Avevo paura, non abbastanza però per non farmi perdere la grinta, cedevo ma le dita comunque rimanevano ancorate ad un crepaccio e stavo lì ad aspettare di cadere o di essere spinta giù.
Il fondo l’avevo toccato da sola, ferendomi violentemente, franando rumorosamente all’interno di me stessa, passando da uno stato di grazia mentre volevo apparire, ad uno stato di lontananza assoluta da ciò che ero, mi ero violentata così forte che, ripensandoci ora, mi chiedo come abbia fatto a restare qui.
Fino a che non arriva un giorno, perché quel giorno deve arrivare, a premerti in faccia un cuscino e poi lasciarti di colpo respirare.
Ero lontana da casa, non potevo scappare da nessuna parte, ero troppo vicina a me stessa per chiedermi di lasciare perdere e allora mentre la paura si faceva da parte e raccattavo le briciole di me, ho cercato di ricostruirmi e ripartire, perché la bomba era scoppiata ma per me la guerra non era finita, dovevo ancora vincerla.

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2018-11-10T18:30:14+01:00