Storie e quello che manca

Bimbe qui davanti che fingono di essere al telefono e di avere vent’anni e due moto

Storie e quello che manca.
Quando la fantasia si incontra, forse la chiamano amicizia o semplicemente prima c’è una grande complicità a pelle. Uniche.
Perché non si resta così?
Come vorrei veramente vederle a vent’anni.
Mi giro, dai vicini di ombrellone c’è un tipo alto e smilzo con un tatuaggio sul petto, mi sembra una scritta. Ora osservo da sotto le lenti. Occhi chiari, barba brizzolata, biondo. Magro, troppo. Sorride.
Cosa immagino? Potrei fare come le bambine: in moto e un lago ai lati della strada, lui e lei ed un amore al capolinea o è quello che pensano loro senza dirselo.
Tute nere e i capelli mossi lunghi di lei oltre il casco. Si fermano nel parcheggio adibito ai motoveicoli, scendono e non si dicono nulla, raggiungendo la spiaggia.
Lei si sfila tutto lentamente e lui la guarda mentre resta in costume, il suo fisico è perfetto, sempre perfetto da accarezzare.
Si sdraiano e lui vuole baciarla, come se volesse sentire il sapore e capire se è tutto ancora come la prima volta. Non sente nulla ma è come se provasse tutto. Lingua lieve in bocca, lungo la sua, dolce e vogliosa. La sente, sente l’eccitazione nelle mani.
Non si parlano quasi più, fanno l’amore di rado ormai, ma oggi vuole provare e lei sente il gelo sciogliersi. Gli solletica il collo con una mano mentre con l’altra gli tocca i capelli castano chiaro.
E Damiano la bacia, sdraiato accanto a lei mentre le carezza il viso. Poi si ferma, lei ha le labbra gonfie, violentate dopo troppo tempo. Bacio lieve sul naso.
Ricomincia piano, accarezzandole la fronte, crede di non averla mai baciata a quel modo, ma lo desidera.
Era partito non pensando a nulla, ora vuole la sua donna e non potrebbe sentire o sopportare che qualcuno lo possa fare al suo posto.
Di lì a poco avrebbero fatto l’amore nella loro casa agghindata di tutto ma scarna di profumi e passione da troppo o forse da mai.
Si amano e se lo dicono. Lo rifanno altre volte ovunque.
Insaziabili. Uniti. Loro.
Com’è bello il mare. Oggi.

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2018-11-10T18:30:50+01:00